VMware has had a product for a while now called VMware Skyline that provides proactive monitoring, analysis, and support for your VMware environment. It monitors your VMware installation and will notify you when issues arise.
Skyline Advisor will be available to customers and partners with active Production and Premier Support, VMware Success 360 and vRealize Cloud Universal subscriptions at no additional cost.
Create a Cloud Services Organization
Login with My VMware account associate to Production and Premier Support on the site:
https://console.cloud.vmware.com/
After clicking Get Started, a new web browser page, or tab, will open. You will be asked to sign-in
with your VMware account. If you have an existing My VMware account, you can use those same
account details (email address/password) to sign in to Cloud Services.
If you are existing VMware Cloud Services customer, you can choose an existing Cloud Services
Organization for Skyline. If you have never used VMware Cloud Services, click Create New
Organization.
Enter a Organization Name.
Name your Organization something meaningful, that can be easily
referenced by both you, and VMware. For example, name your Organization after you Company, or
Business name. You can also append a line-of-business, division, or team, to the end of your
Company or Business name.
The following are example Organization Names:
The company, LOB, Company LOB, Company-vSphere, Company-Desktop
Enter an Address for your Organization.
Click Add Address. You can also choose an existing
address if one was found for your account. If you choose an existing address, skip to substep f.
During the creation of your Cloud Services Organization, your country currency, and Tax ID, may be
displayed. The displaying of this information is a construct of Cloud Services. Skyline is available at
no additional cost, and you will not be required to enter any payment details while adopting Skyline.
Select a Country from the drop-down menu.
Enter your street address on Address Line 1, and Address Line 2 (optional).
Enter your City.
Enter your State/Province.
Enter your Zip/Postal Code.
Review the Cloud Services Terms of Service. Click the checkbox to agree to the Terms of Service.
Click Continue.
Now on service, we have Skyline Advisor, click on this service
Link the Entitlement
Now, after clicking on LINK, we have the correct status LINKED
Deploy Skyline Collector and configure the connection to Cloud Services
Copy and paste the token on Skyline Connect and register it.
Add source Data to Skyline Advisor
After complete the step 5 and 6 (I suggest to enable the auto-upgrade), we can access to skyline collector to configure the connection to vCenter (or multiple vCenter)
Prima di procedere è necessario prendere in considerazione questi aspetti:
Viene messa a disposizione una “Machine” (tutto automatico e trasparente per il sistemista) con al massimo 405GB. Ma per completare l’importazione sarà necessario 3 volte la dimensione del BACPAC che dovete importare. Quindi se la matematica non è un opinione la dimensione massima del file dovrà essere 150GB
Può capitarvi un errore simile:
è necessario abilitare sul firewall del Azure SQL Server di destinazione l’IP evidenziato
Può succedere che per caricare un DB di dimensioni ridotte siano necessarie delle ore. Tenete conto che il processo di creazione dipende da quante richieste di importazione nella region sono state effettuate (non solo da voi ma da tutto il mondo), perchè la richiesta viene accodata e poi quando è il vostro turno (ma non è dato di sapere) verrà processata. Come indicato in questo link ufficiale. Se dopo 4 giorni non è stata processata la tua richiesta di import viene cancellata
Per avviare l’importazione è necessario:
– Caricare il file bacpac su un container su Azure Storage Account
– Accedere via portale all’azure SQL Server e selezionare la voce:
– Configurare i vari parametri
– Lanciare l’importazione
Per monitorarla è possibile farlo Import/Export History
Se vi collegate con SSMS al Azure SQL Server vedrete che il DB viene creato immediatamente, appena parte il job di importazione, ma poi il job rimane in pending e le tabelle e i dati non vengono popolati… il tutto rimane in attesa del proprio turno di importazione
Da alcuni mesi è disponibile nei site EAST US e WEST US il servizio Azure VMware Solution (AVS) in collaborazione con CloudSimple.
Il servizio permette di avere una infrastruttura VMware su cloud Azure.
Alcune caratteristiche sono:
– La possibilità di gestire le VM dal vSphere Web Client senza dover cambiare la user experience generata negli anni utilizzando gli strumenti di gestione di VMware.
– La possibilità di migrare le VM da on-prem to cloud
– La possibilità di gestire le VM dal portale Azure.
– La possibilità di integrare altri servizi Azure con le VM implementate su AVS (Ad esempio utilizzare l’Azure Application Gateway)
Vi propongo questo video molto interessante un cui sono descritte alcune funzionalita:
Negli ultimi anni si sente sempre di più parlare di cloud e di servizi in cloud. In questo post non voglio entrare nel dettaglio di cos’è il cloud e se esistono veramente dei servizi che si posso definire in cloud, voglio solamente focalizzarmi su un di quei servizi, che con l’avvento del cloud e quindi del suo utilizzo in cloud aumenta la sua efficacia e aumentano le sue potenzialità. Stiamo parlando dell’antispam.
L’utilizzo di un antispam nella nuvola ci permette di parlare non solo di blocco delle mail indesiderate ma anche di
Riduzione del traffico in ingresso
Mail continuity
Backup mail o archive mail
Riduzione del traffico in ingresso Spostando il servizio di antispam dalla propria infrastruttura al cloud il traffico delle mail viene filtrato prima che raggiunga il nostro server di posta, e quindi la banda occupata in ingresso diminuisce annullando quasi del tutto quel traffico indesiderato generato dalla mail di spam. Quindi solo le mail puilite arrivano in ingresso al nostro server interno
Mail continuity (A volte già incluso in altri casi da pagare in aggiunta al servizio di antispam) Quante volte ci è capitato di avere il server di posta offline (Aggiornamento, crash del sistema operativo etc.. ) e dover rispondere al nostro amministratore delegato che la mail che sta aspettando non può arrivare e non sappiamo quando arriverà. Con la mail continuity nel caso di offline del nostro mail server interno, la posta rimane sul nostro antispam in cloud, e quindi può essere consultata dall’amministratore di sistema e con alcuni mail security cloud provider ogni nostro singolo utente può accedere a una web mail e vedere la propria posta (Si può passare da un minimo di 3/4 giorni di “capacità” del servizio in cloud anche a due e piu’ settimane)
Mail Backup o Archive (Servizio che in alcuni casi può essere compreso oppure puo’ essere in aggiunto coma add-on a pagamento)
Il passo di avere in un datacenter di altro livello, quindi in un posto “al sicuro”, un contenitore che ci controlla lo spam e ci pemrmette una sorta di HA della mail ci porta anche a valutare la possibilità di poter archiviare/salvare la mail temporaneamente o all’infinito nel cloud. Altro plus, in alcune versioni, la possibilità di delegare al nostro utente finale la visione e il recupero delle mail.
Non ho citato, ma ovviamente è da considerare come vantaggio la diminuzione dell’attivita’ dell’amministratore IT nella gestione del servizio.
CLOUD = no server da mantenere (che sia fisico o virtuale), no servizio antispam da mantenre (aggiornamento o upgrade di versione)
Mantenendo ovviamente le caratteristiche di base in un classico antispam:
Controllo delle mail in ingresso e in uscita
Controllo antivirus (in molti casi anche con piu’ di un motore)
Gestione personalizzate di blacklist e del livello di filtro dello spam
Gestione della quarantena a livello dell’amministratore ma anche dell’utente finale.
Quindi il cloud è sicuramente per il servizio di antispam un valore aggiunto.